La garanzia? E’ cosa risaputa in lungo e in largo. I termini entro cui è possibile avvallersene coprono due anni, nè un giorno in più, nè un giorno in meno.
LA LEGGE – I decreti Legge 132 e 133 del Codice consumistico parlano chiaro, senza lasciare spazio ad interpretazione. La casa di Cupertino sembra infischiarsene altamente. Steve Jobs e la mela morsicata non vogliono saperne. Nel caso specifico la garanzia dei loro prodotti copre un anno soltanto.
LA PROTESTA TRENTINA – La cosa non è andata giù ai consumatori del Trentino, che, pur di difendere i propri diritti, hanno richiesto l’intervento dell’Antitrust. “La validità della garanzia non può essere inferiore ai 24 mesi. Su questo non ci sono incertezze” – ha spiegato un rappresentante dell’Ente tutelante la concorrenza e il mercato.
REAZIONE APPLE – La Apple non si scomoda: il regolamento interno disciplina chiaramente che, dopo il primo anno, in caso di problemi, il fruitore del prodotto dovrà rivolgersi direttamente al distributore. Difficile pensare o credere che le catene di distribuzione siano disposte a rispondere o addirittura sostituire merce datata di un anno e passa.
ANTITRUST – Come si legge sulle pagine de ‘La Repubblica‘, l’Antitrust afferma: “Non ha importanza se il rivenditore coincide con il produttore o meno. Una volta che l’utente acquista il dispositivo in Italia, quel dispositivo deve essere garantito per due anni. Sarà poi un problema del rivenditore, se diverso dal produttore, stabilire un accordo con quest’ultimo. Ma non è certo una questione che può ricadere sulle spalle del consumatore“.
MULTA PER DANNI – Si attende, intanto, il responso della sentenza. La società americana potrebbe rispondere di un ammenda che va dai 5 ai 50 mila euro di danni.