Centocinquanta corse in meno al giorno per la Circumvesuviana. Si passerà dalle 440 dello scorso orario invernale alle 290 previste dal 12 settembre, con tagli concentrati soprattutto su quelle che vengono definite “ali” (si posticiperanno gli orari d’avvio del servizio e si anticiperanno quelli di chiusura), 27.717 convogli in meno, su base complessiva, per Cumana (23.675 corse tagliate: -40% del dato totale) e Circumflegrea (4.042: -11%), 4 corse in meno al giorno per Metrocampania Nordest (oltre a chiusure la domenica e nei festivi). “Questo, in sintesi, è il piano che ci è stato consegnato a inizio settimana dai vertici dell’Eav” La Eav è la holding regionale dei trasporti, che controlla al 100%, appunto, Circumvesuviana, Sepsa e Metrocampania Nordest.
“Un progetto di riorganizzazione”, afferma senza mezze misure il leader regionale della Filt Cgil, Mario Salsano, “che tanto noi quanto Cisl, Uil e Ugl non abbiamo intenzione di accettare. Nonostante il rapporto franco e leale che abbiamo instaurato con l’amministratore della società, Nello Polese, che peraltro è arrivato solo da pochi mesi, faremo di tutto perché questo programma, che ci sembra troppo penalizzante per il personale e soprattutto per l’utenza, venga ritirato”.
In realtà i sindacati hanno già chiesto a Eav di posticipare l’applicazione di queste misure al 15 settembre, giorno in cui si incontreranno con Caldoro e l’assessore Vetrella. Richiesta che è stata prontamente bocciata poiché è necessario “avviare concretamente la messa in sicuezza del sistema di imprese che garantiscono il trasporto pubblico locale”, secondo Polese.
Analizziamo i tagli nel dettaglio.
Circumvesuviana: Il nuovo programma consegnato ai sindacati, che dovrebbe partire lunedì prossimo 12 settembre, prevede che oltre alle corse tagliate a inizio e fine servizio, solo in parte sostituite da autobus, su alcune tratte e in diverse fasce orarie la cadenza del servizio passerà dagli attuali 30 minuti a 60. L’inverno scorso il servizio ferroviario veniva svolto dalle 5 del mattino alle 22 su tutte le linee, esclusa quella Napoli-Sorrento, dove l’esercizio chiudeva alle ore 24. Su tutte le linee l’orario cadenzato era a 30 minuti, con infittimento dei treni nelle ore di punta.
Sulle linee Napoli-Nola-Baiano, Napoli-Ottaviano-sarno e Napoli-Torre Annunziata-Poggiomarino, in particolare, «la cadenza delle corse passa da 30 a 60 minuti nella fascia dalle 8,30 alle 12,30, dalle 15 e le 16 (da Napoli) e dalle 17 alle 18 (verso Napoli). Sulle linee Napoli-Poggioreale-San Giorgio e Napoli-Acerra «l’esercizio ferroviario sarà svolto solo dalle 6 alle 19 e nei soli giorni feriali». Per la linea Napoli-Poggioreale-San Giorgio, ancora, la cadenza dei treni passa da 30 a 60 minuti fra le 8,30 e le 12,30 e tra le 15 e le 16. «Per i treni locali Napoli-Acerra la cadenza è di 60 minuti».
Cumana e Circumflegrea: le corse tagliate saranno 27.717: si passerà, infatti, da 94.344 a 66.627 (meno 29% del servizio complessivo). I lavoratori di Cumana e Circumflgerea, ieri, hanno distribuito agli utenti volantini nei quali accusano duramente ed esplicitamente governo centrale e Regione Campania per i tagli e le decisioni conseguenti per gli stessi al trasporto pubblico locale e annunciano che dal 12 settembre i primi treni da Montesanto a Torregaveta (Cumana) partiranno un’ora dopo rispetto allo scorso inverno: si comincia, insomma, alle 6,01. Il percorso inverso scatterà alle 6,41 , sempre un’ora dopo. Le ultime corse partiranno, invece, alla 20,01 da Montesanto e alle 20,20 da Torregaveta. «Saranno soppressi, inoltre, per l’intera gioranata i treni locali per Bagnoli». Più o meno simile la rimodulazione sulla tratta coperta dalla Circumflegrea, con orari di partenza posticipati e di arrivo anticipati da Montesanto a Licola e con «la soprressione per l’intera giornata dei treni sulla tratta Licola-Torregaveta e viceversa».