Che lo si voglia ammettere o meno la rabbia fa parte dell’animo umano. Si avverte la necessità di esternarla così come l’amore, il dolore, la felicità o qualsiasi altro sentimento si possa provare nella vita. Ciò che è fondamentale in questo caso è individuare i motivi che la scaturiscono. Questo è il primo passo per imparare a gestirla ed esternarla in modo positivo nella nostra vita privata e lavorativa.
La rabbia non è altro che una risposta emotiva aggressiva derivata da situazioni frustranti o nelle quali l’individuo si sente attaccato o oppresso e che può tramutarsi in una vera e propria patologia quando gli episodi acquisiscono un carattere cronico che possono portare a conseguenze negative per la vita e i rapporti quotidiani dell’interessato e di coloro che lo circondano.
Le cause della rabbia possono essere le più svariate ed avere origini sia genetiche che circostanziali: ricerche e studi comportamentati effettuati su persone soggette ad episodi di rabbia hanno dimostrato che le radici di questo problema possono essere infatti impresse sul nostro DNA e, pertanto, alcune persone sarebbero già nate con una tendenza ad essere maggiormente irritabili rispetto alla media.
Ma ognuno di noi gestisce gli episodi di rabbia in almeno 3 modi diversi: c’è chi la sopprime, cioè cerca di contenerla o abolirla dai propri pensieri, ma è un atteggiamento negativo che può provocare episodi meno frequenti ma più violenti o può sfociare in ansia e depressione.
Un altro modo per tenerle fronte è l’espressione del proprio sentimento di rabbia che rappresenta cioè l’approccio più positivo per affrontare le situazioni. Consiste, infatti, nell’esprimere le proprie emozioni in modo chiaro e pacato, senza lasciarsi vincere dall’ira o dal desiderio di ferire il prossimo. L’ultima delle situazioni è la gestione della rabbia che consiste in tecniche di rilassamento ed autocontrollo degli impulsi, spesso cercando di focalizzarsi su un pensiero positivo fino a mitigare e quietare tutti i sintomi dell’attacco.
Per coloro che si rendono conto di andare ben aldilà di queste situazioni si consiglia di rivolgersi a professionisti specializzati che saranno in grado di adottare le terapie più adeguate per ogni singolo caso di questa che è una vera e propria sindrome patologica.
In linea generale, ciò che maggiormente viene consigliato sono attività volte a rilassare la persona come gli esercizi di respirazione e lo yoga. Si suggerisce, inoltre, di modificare le proprie abitudini nel linguaggio cercando di indirizzare la persona ad utilizzare termini più precisi per definire i propri sentimenti in modo chiaro e rilassato. In più, si insiste sulla necessità di migliorare le tecniche di comunicazione con le persone più vicine, specialmente se queste sono spesso l’obiettivo degli attacchi di ira.
Una miglior comprensione delle cause aiuterà senza alcun dubbio ad individuare la fonte del problema e una buona autocritica permetterà di gestirlo al meglio.
Milena Morreale