Google, malgrado lo scarso successo riscosso negli Stati Uniti, ha annunciato che la Google TV arriverà in Europa nei primi mesi del 2012. Nella sua terra natìa la TV di Google ha ricevuto molte critiche dai giornali ed ha avuto scontri con ABC, CBS e NBC che hanno bloccato la possibilità di trasmettere sul dispositivo Google. Schmidt ha detto:
“Pensavano che andassimo a competere negli Stati Uniti con le emittenti o creatori di contenuti. In realtà il nostro intento è l’opposto. Noi cerchiamo di sostenere l’industria dei contenuti, fornendo una piattaforma aperta per le TV di prossima generazione ed evolverci, allo stesso modo di Android che è una piattaforma aperta per la prossima generazione di telefonia mobile. Così come gli smartphone hanno scatenato una nuova era di innovazioni per Internet, speriamo che Google TV possa aiutare a fare lo stesso per la televisione, creando più valore per tutti”
La Google TV non ha avuto successo neanche in seguito alla riduzione del prezzo a 99$ da parte della Logitech che commercializza il set-top-box che permette la visualizzazione della Google TV. Google ha anche annunciato che a breve terminerà l’autoproduzione dei programmi trasmessi.
La concorrenza ha subito risposto: Apple potrebbe imboccare una strada simile. Sono emerse, infatti, indiscrezioni circa l’imminente presentazione, da parte di Cupertino, di una piattaforma per le TV digitali. Uno degli aspetti critici ai quali Apple dovrà andare incontro è la fornitura di un servizio in abbonamento per la fruizione dei contenuti: il nuovo dispositivo per la Apple TV, infatti, sarà chiamato a sostituire l’attuale set-top box dell’azienda della mela che già offre l’accesso a diverse applicazioni di terze parti (quali, ad esempio, Netflix, NBA e MLB).