Il glicine.

Il glicine ha la sua massima fioritura in primavera:

splendidi grappoli ciclamino (l’esemplare di cui parlo è la Wisteria floribunda macrobotrys). 
Appena sfiorito deve essere potato accorciandone i getti: la pianta si rinforzerà e si arricchirà di una nuova fioritura la primavera successiva. Dare una spuntatina anche in estate e concimarlo.

Se volete piantarne uno nuovo ricordate che ha radici molto robuste capaci di rompere un vaso di terracotta (negli anni riesce persino a piegare il ferro). Ama il pieno sole, non sopporta il terreno calcareo e richiede innaffiature frequenti.

Per seminare serve un terriccio specifico che potete anche preparare “fai da te”, mescolando terriccio universale e agriperlite in parti uguali.


…………….che dire….della natura ……………..

…il glicine,sulle scale di casa mia…e in fondo il monte Somma.

Il Vesuvio è là dietro con tutto il suo carico ansiogeno di distruzione,morte…bellezza.

..la lava che viene sputata fuori è uno spettacolo fantastico:

vedi l’Etna……quando la luna spunta dietro le sue curve è uno splendore…

….bellezza e dolore,quanto si fondono e  confondono…

Il glicine….era così fino a poco tempo fa….strapieno di grappoli ciclamino che sfioravano il viso mentre si scendevano le scale e inebriavano l’anima con il loro intenso profumo…penetrante,avvolgente….

…poi senza un perchè accettabile sono spariti..i grappoli…e le foglie hanno preso il sopravvento prima soffocandoli,poi emarginandoli,poi escludendoli del tutto…sono spariti.

..benchè ogni tanto ne rinasca qualcuno quà e là…

….protettive,le foglie e devastanti.. ti coccolano,ti avvolgono e ti rivestono regalandoti refrigerio,ombra,attenzione….

..il glicine è come la vita….ti toglie mentre sembra regalarti qualcosa di buono….e ti restituisce mentre cerca di convincerti che ti ha rubato tutto….