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Centodiciannove i giorni,

duemilaottocentocinquantasei

le ore, infiniti i minuti.

Ma io, li sopporterò tutti,

ma noi, li sconfiggeremo.

La gioia della tua autonomia

supera il dolore dello stare via,

il lavoro ti da importanza

ed io, pizzichi sulla panza…

Mi fido di te, e c’è un perché,

perché ti amo veramente

e so che tu non sei incosciente

e sarò qui, ad aspettarti,

l’estate passerà, settembre verrà

ed io sarò lì, al binario…

ad aspettare il tuo viso straordinario,

e subito leggerò sul tuo volto

se sono ancora io, nel tuo cuore

oppure…me ne andrò sconvolto,

milite ignoto dell’Amore.