Cari lettori, prendere l’autobus , alle volte, può rivelarsi un’esperienza devastante, specie se:
– dope ore di attesa lo vedi spuntare da dietro l’angolo quasi fosse un’apparizione e proprio nel momento in cui, con un balzo, ti alzi scattante dalla panchina pronta a salire, ecco che lo vedi passarti dinanzi indifferente . E mentre lui scompare nel tramonto , tu rimani impietrito, seppur grondante di sudore a causa dello stress procurato per volere del caso maligno, impassibile e muto.
-impagabile il divertimento misto al terrore prodotto dall’ansia nella corsa per arrivare in tempo a prenderlo così come l’assistere alla soddisfazione dell’autista che , vedendoti sconfitto, non può far a meno di aumentare di velocità denunciando ,in un sadico sorriso, la frase : “ho vinto io”.
-una volta avuta la fortuna di salire sul diabolico mezzo di trasporto vi troverete a stretto contatto con gli esemplari più pazzi del genere umano: ci sarà quello pronto ad ammonirti qualora ti trovassi, seppur incidentalmente, in procinto o solo nei pressi, del sedile; quello che , idisturbato , farà cadere la mano sul tuo sedere o sulla borsa e , una volta ripreso in pubblico, si giustificherà dicendo che “è stata colpa del vento “o che in quel momento non sapeva ciò che faceva perchè un alieno, curioso dell’anatomia umana, si era impossessato del suo corpo. Infine ( ma la lista potrebbe includere un’infinità di altri esempi) quello che, emanando un odore talmente cattivo , ti indurrà al suicidio istantaneo. Situazione aggravata dal veicolo gremito che non ti darà possibilità d’azione e così ti troverai a raggiungere il record dell’anno nel trattenere il respiro.
-munitevi sempre di apposito biglietto, scartando a priori il consiglio di chi vi invita al rischio, perchè l’unica volta in cui salirà il controllore sarà proprio quella in cui ne sarete sprovvisti.
Si tratta di statistiche.
Consiglio: camminate sotto il sole e godetevi il paesaggio con la possibilità di poter incontrare chiunque, tranne i soggetti sopra elencati.