Chi sapeva che il ministro dell’Economia verrà interrogato per una terza volta come persona informata dei fatti su chi è e su cosa fa Marco Milanese, il suo uomo ombra ? Ma anche tralasciando le questioni giudiziarie ci sono altri motivi che dovrebbero indurlo a presentare le dimissioni.
La sua manovra economica durante l’ultima settimana è stata fortemente sconfessata dal giudizio dai mercati e poi da quello di Mario Draghi che ne ha consigliato una sostanziale modifica. Il ministro Tremonti allora, in un lasso di tempo esiguo, l’ha prontamente modificata raddoppiandone l’ammontare a circa 80 miliardi di euro in 4 anni. Cosa è cambiato nel contenuto rispetto alla manovra precedente che il ministro ha difeso a spada tratta? Nulla, graverà ancora e ancora più pesantemente su tutte le fasce deboli non intaccando ovviamente quelle privilegiate.
Inoltre non va dimenticato che lui da due anni fino a pochi giorni fa dichiarava continuatamente che l’Italia era al sicuro da qualsiasi problema economico e che anzi a livello europeo era uno di quelli che poteva sentirsi piu sicuro in uno scenario dove il mercato mondiale è debole e vacilla pericolosamente. In effetti la modifica alla manovra sarebbe dovuta avvenire già da un anno, ma il ministro aveva sempre assicurato che eravamo ad un buon punto nel pareggio del bilancio e che il debito pubblico non era un grave problema e che si sarebbe potuto risolvere con piu calma.
Le dichiarazioni di Anna Finocchiaro riassumono bene le variazioni effettuate : “Tagliare 480 voci vuol dire tagliare tutto, anche le agevolazioni per i figli e le famiglie. Oltretutto con i ticket si specula sul diritto alla salute”.