Il Presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, risulta ufficialmente indagato per reati di camorra. Precisamente per rapporti con il clan dei Casalesi.
Cesaro è iscritto nel registro degli indagati della Direzione distrettuale Antimafia di Napoli e a dare la notizia è Rosaria Capacchione sulle pagine de “Il Mattino”. L’autorevole firma è colei che vive sotto scorta da ben due anni proprio a causa di minacce ricevute da alcuni esponenti dei Casalesi.
Sembra che Cesaro sia coinvolto in un affare immobiliare dal valore di 50 milioni di euro, rivelazione che arriva direttamente da Michele Santonastaso l’avvocato, ora agli arresti, che in passato aveva curato gli interessi del clan di Casal di Principe.
Il verbale dell’interrogatorio del legale è datato 25 marzo 2011 ed è da inserire in un’inchiesta che vede indagini concentrate anche su altri clan come i Polverino di Quarto e quelli di Aversa e Sant’ Antimo.
In particolare al centro del caso ci sarebbe il Piano di insediamenti produttivi di Lusciano, il cui progetto era in mano al pentito Luigi Guida. Pare che Cesaro abbia offerto a Guida una percentuale più alta, di quella proposta dall’imprenditore Emini, per l’effettuazione dei lavori.
L’attuale Presidente della Provincia di Napoli si dichiara, però, del tutto all’oscuro della vicenda non avendo ricevuto alcun avviso di garazia. Anzi ha dichiarato di aver saputo dalla stampa di questa inchiesta, come si legge in una nota Asca: “il copione è sempre lo stesso il processo mediatico prima dell’eventuale comunicazione dovuta dagli organi giudiziari”.