La cattiveria umana si manifesta sotto varie forme, ma questa forse è la più abominevole: a Torino succede che un dogsitter, o presunto tale, provoca la morte di due cani dati lui in custodia, raccontando ai padroni di una loro ipotetica fuga.
L’uomo, 40 anni e disoccupato, si avvaleva di un permesso che non gli era stato mai concesso. La negligenza che ha usato è stata fatale per Red, un golder retriever, e Raphael, un bolognese, entrambi lasciati in macchina per quattro ore di fila sotto il sole cocente.
Secondo quanto ricostruito, tornato alla sua auto, uno dei due cani era già morto, l’altro invece agonizzava vistosamente. Il ‘pendaglio da forca’ avrebbe dovuto portarlo di corsa dal veterinario, ma ha preferito trasportarlo alla sua tavernetta, dandogli semplicemente da bere. Due ore dopo anche Raphael esalava l’ultimo respiro. Preso alla sprovvista, la canaglia decide di simulare la fuga dei cani, distruggendo parte della staccionata della zona per cani del Parco fluviale Po torinese, sito a Vallere.
Il finto dogsitter ha poi provveduto a disfarsi delle carcasse gettandole nel Po. I carabinieri, cui i padroni delle vittime si sono rivolti non vedendoli rientrare, hanno ricostruito la vicenda, inducendo l’uomo a confessare.