Oramai il dibattito pubblico e la conseguente agitazione e mobilitazione del cittadino nascono e crescono all’interno della rete. I governi, tra cui ovviamente quello italiano, oggi sono sempre più impauriti da internet. Non essendo in grado di poterlo controllare in forma sana e corretta allora cercano di imporre l’unica forma di controllo semplice ed efficace di cui sono capaci : la CENSURA.
Il governo tramite l’Autorità per le comunicazioni sta per dare poteri illimitati ad un Organo Sconosciuto che potrebbe chiudere qualunque sito internet straniero e molti di quelli nazionali con un criterio del tutto arbitrario senza di contro un possibile controllo giudiziaro. Basterà che ci sia il sospetto di una vilazione del copyright per bloccare il sito. Molti portali come Youtube o altri per la diffusione di software libero rischiano la cancellazione.
L’Autorità, nella speranza di passare inosservata, sta velocizzando al massimo la decisione, che è prevista per la prossima settimana.
Nel 2010 l’opposizione pubblica riuscì a bloccare la “legge bavaglio”. Non esiste ancora la tregua, bisogna continuare a combattere in nome della libertà di espressione e pensiero.