Un musicista di 29 anni è stato ucciso a Roma, nel quartiere Monti, dopo aver suonato in un locale. Si chiamava Alberto Bonanni e aveva infastidito con i suoi “schiamazzi” alcuni residenti della zona. Il ragazzo è stato aggredito nella notte tra sabato e domenica e, dopo una lunga agonia, è deceduto questa mattina al Policlinico Umberto I.
Secondo la ricostruzione dei fatti, Bonanni stava suonando con alcuni amici in un locale di Via Leonina quando un uomo, affacciandosi dalla finestra di casa, ha urlato “la dovete finire, qui non si può più dormire, è un’indecenza” e subito dopo è sceso per inseguire i quattro giovani. L’inseguimento si è protratto fino a Via dei Serpenti in cui sono arrivati anche altri quattro ragazzi per lamentarsi coi musicisti. L’uomo del balcone si è dileguato, mentre i nuovi arrivati, cominciando a litigare con Bonanni e gli amici, hanno iniziato a picchiarli con calci e pugni. Uno di loro ha anche utilizzato un casco colpendo alla testa uno degli artisti.
Due degli aggressori sono stati arrestati dalla Polizia Municipale e si tratterebbe di due baristi della zona con precedenti penali mentre gli altri due sono attualmente ricercati.
“Lo abbiamo fatto per legittima difesa, sono stati gli altri ad alzare le mani per primi”. Questa la dichiarazione dei due fermati, anche se non corrisponde con quanto detto dai testimoni oculari che hanno assistito alla scena.I due sono stati rintracciati anche grazie all’aiuto di Facebook cui i vigili si sono rivolti per ottenere notizie, anche grazie all’informazione in loro possesso sul nome di battesimo di uno degli aggressori.
Nathalie Naim, consigliera del Municipio Centro Storico lamenta che “Monti è proprio l’epicentro della movida. Diversi gruppi che fanno chiasso tutti i giorni della settimana. Tutte le notti. Ogni tanto scoppiano risse che nascono dal nulla, dalla droga e dall’alcol, e cominciano inseguimenti con urla per le vie di Monti. Alle volte è un gioco, ma spesso no come è successo purtroppo l’altra sera.
Ora la situazione dell’ordine pubblico è gravissima, uguale o peggio a piazza Campo de’ Fiori. Di notte qui è terra di nessuno: vince la regola del più prepotente. Occorre che il prefetto, il sindaco e presidente del Municipio si riuniscano al più presto attorno a un tavolo e coordinino il lavoro di polizia, vigili e carabinieri. La Municipale non può essere lasciata sola ad affrontare tutti i problemi della movida”.