Raphael Rossi sarà il nuovo Presidente dell’Asia scelto da Luigi De Magistris, neosindaco di Napoli. La sua storia ha dell’incredibile. Almeno per un paese come il nostro che assurdamente si trova al 67esimo posto della classifica Transparency International, addirittura superato dal Ruanda.
Ma andiamo con ordine.
Raphael Rossi ha 35 anni ed è specializzato nella progettazione di sistemi per la raccolta differenziata, era fino a pochi mesi fa Presidente dell’Amiat (l’azienda municipale per la raccolta rifiuti di Torino) e fa, o almeno faceva, parte di Rifondazione Comunista. Dopo aver scoperto che, a seguito di decisioni prese dai vertici aziendali, il comune stava per acquistare un macchinario inutile e costosissimo (del valore di 4 milioni di euro) tutto addebitato alle spalle dei cittadini, si è opposto con tutte le sue forze al’acquisto. Nonostante tentazioni e promesse varie, ha tenuto duro ed è riuscito a bloccarlo.
Incredibilmente, invece di ricevere reazioni positive e di gratitudine, ha dovuto accogliere la visita dell’ex Presidente dell’Amiat, Giorgio Giordano e la sua proposta di ricevere un’ingente tangente in cambio di una sua opposizione al blocco delle operazioni.
Come dimostrano inchieste di Report e di Annozero, Raphael Rossi non ha ceduto né si è perso d’animo e si è rivolto alla Procura della Repubblica la quale, tramite magistrati e polizia giudiziaria, lo ha invitato a fingere di accettare la proposta per poter così smascherare Giordano e i suoi complici.
La storia di Raphael Rossi ha dell’incredibile anche per altri motivi. Innanzitutto l’Amiat si costituirà parte civile solo contro Giordano e non contro il direttore degli acquisti, anche lui implicato nella vicenda. Inoltre, il Comune di Torino minimizza i fatti contestati facendo riferimento solo al reato di turbativa d’asta e non a quello di corruzione. Il partito lo ha completamente isolato. E in ultimo, tra le beffe, dovrà accollarsi totalmente le spese giudiziarie del processo di cui è parte lesa.
Ieri Luigi De Magistris ha annunciato che Rossi sarà il nuovo Presidente dell’Asia di Napoli e la sfida da affrontare sarà quella di portare la differenziata al 70% entro sei mesi. Russo è esperto anche nel campo della differenziata porta a porta ed è lui ad aver progettato il sistema in funzione ai Colli Aminei.
In risposta alle accuse spesso lanciate nei confronti dei napoletani e della loro incapacità di riciclare e differenziare, ha risposto così (in una lettera inviata a Roberto Saviano pochi mesi fa): “Se qualcuno pensa che i napoletani siano incapaci o recalcitranti a differenziare i propri rifiuti, posso invece testimoniare che, in base all’esperienza mia e dei miei colleghi dell’Ente di Studio per la Pianificazione Ecosostenibile dei Rifiuti (E.S.P.E.R.) quali consulenti di Asìa per l’avvio del sistema porta a porta nel primo quartieri di Napoli durante secondo semestre del 2008 (a partire da Colli Aminei e poi a Bagnoli, Rione Alto, Chiaiano, Ponticelli ecc.), è vero esattamente il contrario”.
Per firmare la petizione a suo favore per richiedere che il Comune di Torino si costituisca parte civile al processo, potete andare al link seguente: http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/11/09/non-lasciamo-soli-gli-onesti/75838/