L’assalto di Brunetta ai precari, la bugia, la smentita e i nuovi attacchi. Facciamo il punto.

L’intervento del Min. Brunetta del 15/06/2011 nei confronti della rete dei precari, intervenuta durante il Convegno Nazionale dell’Innovazione svoltosi a Roma, sta scatenando un vero putiferio.

La peggiore Italia” queste le parole del ministro, subito coperte con un video su YouTube nel quale dichiara: “Mentre scendo dal palco vengo insultato, compare uno striscione e cominciano gli spintoni. E a questo punto che dico ‘questa è l’Italia peggiore’, cioè l’Italia che approfitta di un disagio vero di tanti giovani per fare azioni squadristiche, peccato che sempre su YouTube sia presente il filmato integrale e che i fatti siano palesemente andati diversamente. Dal filmato, difatti, risulta evidente che nessuno ha offeso il Ministro (magari anche per mancanza di tempo) e che lo stesso si è allontanato dal palco pronunciando quella frase come la donna intervenuta dichiara di rappresentare i precari.

Brutti e zozzi precari, sicuramente dei comunisti.

Le offese al ministro ci sono state, ma dopo.
Non è stato aggredito da nessuno, ha fatto tutto lui, forse sa leggere nel pensiero.

(magari è per questo che gli volevano dare un nobel?)

Ai due video sono seguite tante interviste durante una delle quali ha attaccato il mondo dei giornali online dicendo che “pullulano di precari”.

Stia tranquillo, a “L’Accento” siamo tutti volontari.

Ma non finisce qui, purtroppo.

A Radio24 il ministro fa risentire la sua voce e stavolta attacca proprio la donna che ha tentato di fargli una domanda, figlia di Giovanni Russo Spena, ex senatore del Prc, commentando: “Guadagna 1.800 euro al mese da cinque anni con contratti a termine. Non mi sembra molto precaria”.

Trucchetti da ormai vecchia politica, uno squallore cui ci hanno abituati da tempo.

Una classe politica che attacca invece di dare spiegazioni, che mente “rigirando la frittata”, che insulta e dice di essere stata insultata.
Questi giochetti non funzionano più, il ministro prima o poi dovrà capirlo.

Ridicolo oltretutto sfruttare la rete (in questo caso YouTube) per MENTIRE quando è proprio la rete ad accusare con delle evidenze.

Il Ministro potrà anche chiamarli fatti, ma che la sostanza sia marcia è chiaro a tutti tranne a Giuseppe Cruciani che durante la sua trasmissione “La Zanzara” si è sforzato nel tentativo di difendere il Ministro.

Ad ognuno le sue croci.

Matteo Morreale

L’evento
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La falsa smentita
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Brunetta a Radio24
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La Zanzara
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