L’Italia resta ancora fuori dall’occhio del ciclone, ma la paura del batterio killer non smette di crescere.
La pericolosa infezione è riuscita spegnere le vite di 30 vittime, mentre il numero di persone colpite dalla patologia non si arresta.
Ormai sembra essere certa la causa che accusa i molti alimenti, come germogli di soia e legumi, prodotti da un’azienda di Bienenbuettel.
L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha sottolineato il bisogno di adottare delle contromisure per cercare di ridurre al massimo il rischio di esposizione al batterio. Ha infatti redatto un rapporto contenente una lista di operazioni necessarie per tutelarsi.
Abbiamo già saputo che tale infezione si trova sia all’esterno che all’interno delle verdure ed i consumatori dovrebbero seguire poche, ma fondamentali, regole:
- Lavarsi le mani prima e dopo aver cucinato;
- Lavare accuratamente frutta e verdura con acqua corrente potabile;
- Evitare la contaminazione fra diverse varietà e ricordarsi di mantenere la temperatura del frigorifero bassa;
- Sbucciare o pelare e cuocere frutta e verdura ogni volta questo sia possibile.