Poste in Black out

In Poste in questi giorni si stà combattendo con il black out di cui non si conosce ancora la causa, s’ipotizza un aggiornamento del software oppure un passaggio di alcuni sistemi obsoleti a prodotti targati IBM.

Strano poichè ultimamente a notizie di questo genere c’aveva abituato Microsoft, a volte anche ingiustamente: ogni qualvolta viene pubblicato un service pack o un aggiornamento, puntuale arriva la lamentela che il pc o il dispositivo in oggetto ha smesso di funzionare dopo l’aggiornamento.

Tornando a Poste, i malfunzionamenti si sono presentati nella provincia di Roma e le Marche, in Abruzzo, in Friuli Venezia Giulia, Sardegna ed Emilia Romagna.

Le conseguenze di questo disservizio ovviamente sono pesanti, ci sono persone che non hanno potuto pagare tasse e sanzioni, inoltre non sono stati possibili i ritiri delle pensioni.

I disservizi sono partiti mercoledì 1 giugno e attualmente i sistemi funzionano con discontinuità.

Intanto le associazioni dei consumatori hanno chiesto a Poste di attivare le procedure di conciliazione. I clienti se vogliono avere dei risarcimenti dovranno conservare i bollettini e i pagamenti scaduti che non sono riusciti a pagare, dimostrando così di aver subito un danno e quindi di poter chiedere il rimborso.