Impressionante il recente Rapporto 2010 dell’Istat, secondo l’istituto nell’ultimo triennio gli italiani “risparmiano” a tavola ma non riescono a rinunciare all’high-tech, difatti ad una riduzione della spesa alimentare corrisponde una crescita del settore tecnologico.
“I consumi privati nella media del 2010 sono risultati inferiori di 1.7 punti percentuali in volume rispetto al livello del 2007, con andamenti molto differenziati dei maggiori capitoli di spesa”, questo si legge nello studio.
La contrazione maggiore è quella che riguarda i mezzi di trasporto con un calo del 21.7% in volume per lo più in concomitanza con la cessazione degli incentivi. In forte calo anche l’acquisto di mobili, elettrodomestici ed articoli per la casa con un 10% di perdita.
Come già detto, del 6.1% la spesa per alimenti, bevande e tabacco, corrisposto da un 13.6% di aumento per le spese in prodotti elettronici, 10.2% per servizi ricreativi e 8.6% per servizi sanitari.
Nel cuore del Mediterraneo è meglio un cellulare nuovo che un pranzo decente, a quanto pare.