Nelle sale dal 6 maggio, ‘Come l’acqua per gli elefanti’ è l’ultimo lavoro proposto dal regista Francis Lawrence che vede protagonista della narrazione un Robert Pattinson spogliato dai panni vampireschi di Edward Callen . La stella hollywoodiana è messa a dura prova, quasi ai lavori forzati: l’intera pellicola s’avvolge intorno alla figura di lui, messo a nudo completamente e snaturato da quello che era da lì a poco prima l’unica sua interpretazione possibile.
Checchè se ne dica, sia o no un ruolo che gli calza, la scelta, di certo non poco coraggiosa di Robert, è di per sé apprezzabile. Compagna sul set, la bionda Reese Witherspoon, che veste i panni di Marlena, la donna per cui Jacob (per l’appunto Pattinson, ndr.) vivrà una passione sfrenata. Tutto inizia quando il ragazzo, prossimo alla laurea in veterinaria, perde quanto avesse di più caro: genitori, casa, sogni. Vuoi un po’ per un qualche scherzo del destino, vuoi per la disperazione, il giovane si aggrappa al treno della Benzini Brothers Circus, la compagnia circense che lo rivoluzionerà per sempre.
La pellicola si apre con un lungo e fragoroso flash back di un Jacob, ormai plurinovantenne, che ripercorre con gli occhi della mente uno stralcio di vita, quello trascorso alle dipendenze di quel circo lì, complice dell’amore proibito per la moglie del direttore della compagnia (Cristoph Waltz) che gli renderà difficile persino la sola attività respiratoria.